Tempo di lettura: 2 minuti se ci rifletti un po’.

 

Non amo cercare di farmi spazio nella selva di messaggi e video, newsletter, prodotti free, webinar regalati, formazione a prezzi stracciati, che di questi tempi gira nel web.

Mi occupo di coaching e di formazione per passione, non per ragioni economiche.

A dirla tutta, sono una di quei professionisti che lo fa come seconda attività: quindi se per qualche giorno mi fermo, va benissimo.

E in questo mese e mezzo di pandemia e quarantena forzata mi sono volutamente fermata.

Chi mi conosce lo sa e lo capisce: è come se fosse partita la funzionalità…”elaborazione dati in corso”.

Gli scenari che ci sono piombati sulle teste sono di tale portata e comportano, ancora oggi, 13 aprile, tale livello di incertezza futura che una cosa intanto viene da dirla: ci sentivamo immortali e padroni del mondo, padroni del nostro destino.

Primo risultato: non siamo immortali, tutto può accaderci, anche cose che pensavamo di leggere solo sui libri di storia.

Secondo risultato: convivere con tale livello di incertezza non è semplice. Per noi uomini, a livello neuro-ormonale, è preferibile convivere con una brutta notizia che con l’incertezza. L’incertezza è proprio quello scenario che emotivamente più ci devasta e ci destruttura.

E allora, come fare a trarne qualcosa di buono?

Lasciandosi, seppur con delicatezza, amore e tolleranza, destrutturare.

Riprendendo a chiedersi: cosa conta davvero per me? Quali sono i livelli essenziali di serenità e benessere che voglio preservare ad ogni costo?

Come ripartire, insomma, dall’essenziale?

In questa direzione, il Coaching è un’arma potentissima oggi più di prima.

Non dico che vi darà soluzioni pronte, no, quello mai, neanche prima.

Ma di sicuro ci stimola con le domande giuste, per una sana ed equilibrata ripartenza.

Ma solo se sei pronto a lasciarti, almeno un pochino, destrutturare.

E oggi, con l’umile fierezza e tutta la compassione che posso provare per questo mondo, sono felice di offrire questa possibilità anche gratuita:

grazie alla mia associazione AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti), con cui abbiamo lanciato l’iniziativa Guardando Fuori #andràbene, offriamo a chi desidera dei mini-percorsi di 4 sessioni individuali.

Perché sperimentare è l’unico modo per capire se può servire.

Se sei curioso leggi qui: https://www.associazionecoach.com/la-primavera-del-coaching-aicp-2020/

Per aderire all’iniziativa gratuita e fare richiesta di un Coach Professionista, compila qui: https://forms.gle/ZPTq2Vi2yo3mzfM77